Calzona a Sky: “Schiacciato il Toro, ai miei non posso dire nulla! Kvara? E’ speciale. Sul Barça…”

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Al termine del match contro il Torino, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato Francesco Calzona. Queste le parole dell’allenatore del Napoli: “Abbiamo creato tanto, siamo stati ordinati, abbiamo anche concesso poco. Il Torino non è una squadra abituata a soffrire ma abbiamo avuto una supremazia schiacciante, sotto tutti i punti di vista. Alla squadra non ho niente da dire, se continuiamo cosi andremo lontano”.

Come si prepara il match con il Barcellona? “Prepariamo la partita come facciamo tutte le volte. Noi siamo il Napoli e siamo una squadra forte, dobbiamo andare lì a fare la nostra partita. Sappiamo che troveremo un avversario forte, abbiamo pochi giorni però la squadra è convinta dei propri mezzi”.

Come è riuscito a cambiare Kvaratskhelia? “Lui è speciale, gli ho dato fiducia. Sta facendo bene ma sono contento di tanti i calciatori. Mario Rui è stato uno dei migliori. Nella ripresa su 52 minuti ce ne sono stati solo 24 di gioco effettivo, sono pochi. C’era il rischi di innervosirsi ma fino alla fine i ragazzi hanno provato a vincere”.

E’ stato difficile cambiare la mentalità? “Noi abbiamo iniziato un percorso, queste partite ci fanno allenare poco ma abbiamo fatto grossi passi in avanti. Servirebbe del tempo che non abbiamo, sono contento di quello che abbiamo fatto finora, il merito è dei ragazzi che mi mostrano la propria disponibilità. Ho dei ragazzi fantastici che hanno voglia di fare bene”

C’è qualcosa su cui lavorare sulla fase difensiva? “E’ un dato oggettivo che dobbiamo migliorare. Abbiamo sempre preso gol e non va bene, non sono i difensori ma dobbiamo fare un filtro migliore. Oggi è andata meglio ma c’è poco tempo, non possiamo lavorare su tutti i dettagli. Ci sta concedere qualcosa ma pian piano aggiusteremo anche questo. Mi è dispiaciuto che il tempo effettivo sia stato così poco, ci poteva essere più recupero”.

Sta pensando a delle soluzioni anche a centrocampo? “Devo dare delle certezze, il piano B c’è. Siamo partiti con il piano A, cambiare modulo in continuazione creerebbe confusione, c’è bisogno di essere solidi, si va avanti su questa strada”.

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