Nel corso di Punto Nuovo Sport Show su Radio Punto Nuovo è intervenuto Gigi Moncalvo, giornalista de La Verità e autore di libri sulla famiglia Agnelli: “Quale è stata la mia fonte per scrivere i miei libri? I processi, come quando la figlia fece causa in tribunale per l’eredità che non le era stata riconosciuta. Ho quindi ho attinto direttamente dai documenti. Proprio l’altro giorno ho scritto un articolo sui conti fallimentari di Lapo Elkan. Addirittura la sua società, Italian Independent, produttrice tra gli altri degli occhiali di Ronaldo, ha chiesto alle banche di congelargli il debito prima che scoppiasse il Covid. Lapo era in debito con ben cinque banche, 2 di queste Unicredit e BPM hanno accettato la sua proposta, quindi pagherà solo gli interessi senza pagare i debiti. Dopo fa il buon samaritano distribuendo le pizze e le mascherine. Il suo sequestro? Non si è mai vista una richiesta di riscatto di soli 10mila dollari, praticamente i soldi per le noccioline, e sopratutto non si è mai visto che il fratello invece di pagare chiamò la polizia. Altro episodio insabbiato è stato l’incidente di Tel Aviv, di certo non fu un incedente stradale ma di altro tipo… Non si è mai visto che i medici israeliani, tra i migliori al mondo in chirurgia, secondo quanto da lui affermato, lo mandarono dopo 24 ore in Svizzera, trasportato con un’autoambulanza mentre era in coma. Per accreditare questa versione poi uscirono delle foto su Chi di lui sulla sedia a rotelle e mentre faceva fisioterapia. Solo che tre giorni dopo, si è svolto a St. Moritz il matrimonio da favola della ex moglie di Abramovich, 3 giorni di balli e feste, e chi era uno dei più scatenati di tutti? Proprio Lapo. Morti e disastri nella famiglia Agnelli? Credo che sia la contro-faccia di avere avuto tanto denaro, di non aver mai pagato le tasse, di non aver avuto considerazione e rispetto per gli altri. Quando la loro società, la FCA, si è portato tutto in Olanda, paga le tasse in Gran Bretagna, ha la faccia tosta, ai tempi del Covid, di chiedere 6,3 miliardi di euro, elargiti dal governo in sole 24 ore. Poi dopo si è venuto a sapere che in tutti gli stabilimenti italiani è stato comunicato che tutti i pezzi di ricambio delle auto arriveranno dalla Francia. Un governo serio chiederebbe delle garanzie, ed invece con la fusione con i francesi 58mila operai resteranno a casa e sarà favorito l’indotto francese“.

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