Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, ha parlato dopo la sconfitta contro il Napoli in conferenza stampa: “Più arrabbiato o deluso? Il mio stato d’animo è che dispiace, dopo la gara contro la Fiorentina sono venuto qui in sala stampa a dire che abbiamo meritato il ko perché paurosi. Stasera ripeto che se vogliamo fare lo step in più, bisogna capire che l’obiettivo è il risultato finale. Non bisogna accontentarsi della forma, ma della sostanza. La strada da prendere serve per arrivare lì, se possiamo fare 3-0 a fine primo tempo c’è bisogno di farlo. Bisogna che girino le palle a tutti perché avremmo meritato il 3-0 a fine primo tempo, mi sembra che tutti ci accontentiamo della buona prestazione. Questo passa per tutte le componenti, da me ma anche da altri. Nessuno deve titarsi fuori, magazzinieri e team manager inclusi passando per il giardiniere. Bisogna crescere, altrimenti non portiamo a casa quanto meritato. Abbiamo 19 punti, potevamo averne 24-25. Se non li abbiamo, forse è giusto così“.

Dopo il buon primo tempo, c’è stata un po’ di fatica. E’ colpa anche del dispendio fisico? “Noi siamo il Sassuolo, non il Real. Mettere sotto il Napoli non è facile e l’abbiamo fatto per 45′, il Napoli ha grandi calciatori e non abbiamo sofferto più di tanto. Nella ripresa abbiamo avuto chance di chiudere la gara ma le partite possono finire anche 1-0 o 1-1“.

In cosa è stato superiore il Napoli nell’ultima mezzora? “Il Napoli è superiore al Sassuolo, se pensiamo di no siamo sulla cattiva squadra. Loro nella ripresa hanno messo dentro Mertens, quasi il recordman di gol della storia del Napoli. Noi siamo alla terza gara in una settimana, poi nel calcio hai un po’ di timore quando sprechi tanto. Infatti ho inserito Magnanelli per dare più esperienza, infatti abbiamo sofferto meno dopo quel cambio“.

I ragazzi si accontentano di giocare bene. Non tutti, qualcuno sì. Questo è il problema nostro, ma lo dico anche quando vinciamo. L’ho detto anche col Brescia, non è un problema solo mio ma di tutti. Io da solo non ce la faccio“.

La mancanza del salto in avanti è colpa dei tanti giovani presenti nella rosa? “L’età condiziona, certamente. E’ più facile esperti a 30 anni che a 20, ma bisogna cercare di migliorare questo aspetto. Altrimenti si buttano via le carriere, prima ai vostri colleghi dicevo che nel mio contratto non c’è scritto di migliorare i calciatori. Però il mio obiettivo da quando sono allenatore è questo, un altro problema qui è che manca la pressione. La pressione è necessaria per giocare a calcio, senza pressione non hai il pepe addosso“.

Il cambio Duncan-Djuricic è stato positivo? “Potevo tenerlo un po’ di più, però l’ho visto calare di intensità. L’avevo messo in marcatura su Fabian, che è dinamico oltref che un calciatore fantastico. Duncan ha disputato un ottimo primo tempo, di grande livello. Però stava calando vistosamente, altrimenti non l’avrei tirato fuori. Magari l’avrei dovuto tenere un po’ di più in campo, ma il cambio è dovuto a quel motivo“.

Cosa è accaduto con Giuntoli? “Cose normali, di campo. C’è stato qualche battibecco, normale amministrazione“.

 

 

 

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