Umberto Chiariello nel suo editoriale della domenica di Campania Sport, ha parlato della possibile imminente partenza di Marek Hamsik dal Napoli: “Siamo arrivati alla fine di una storia molto lunga, nel calcio i grandi campioni che fanno la storia delle società di genere durano 5-6 anni, a Napoli invece stiamo per salutare un giocatore diventato un simbolo per questa città “Marekiaro” Hamsik. Il Napoli nel frattempo blinda il secondo posto a + 11 su una derelitta Inter e a mercato chiuso saluta il suo capitano. L’operazione ci sta, 20 mln + 5 di bonus sarebbe una cifra pazzesca, oltre ad un monte salari che viene alleggerito per far spazio a nuovi giocatori importanti. Non ci sta tanto la tempistica, il Napoli perde due centrocampisti Rog e Hamsik, però bisogna dire che col 4-4-2 ha bisogno di soli quattro centrocampisti. Si accelera il processo di svecchiamento della squadra, rimpiazzare gli ultra trentenni: Albiol, Callejon, Mertens e appunto Hamsik, e  puntare su: Milik, Zielinski, Fabiàn Ruiz e Verdi, cercando di farli diventare top player. A giugno Il Napoli dovrà spendere molto per comprare nuovi giocatori, oggi con questa cessione ne esce indebolito: tecnicamente, emozionalmente, tutti siamo legati ad Hamsik e psicologicamente, perché pur non essendo un leader, nello spogliatoio era un punto di riferimento. Spero solo che possa tornare e lo voglio salutare ricordandolo con una poesia di Walt Whitman: ‘O capitano mio capitano il nostro viaggio tremendo è finito, la nave ha superato ogni tempesta, l’ambito premio è vinto; il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante. O Capitano! mio Capitano! Alzati e ascolta le campane, alzati svetta per te la bandiera. Trilla per te la tromba, per te i mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla, chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti.’ Tu ci lasci come Robin Williams nel film l’Attimo fuggente e noi ci alziamo in piedi e gridiamo: “Mio Capitano!

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